L’ eccidio delle Fosse Ardeatine fu la conseguenza della rappresaglia, decretata dalle forze di occupazione tedesca a Roma, in seguito dell’azione partigiana che con lo scoppio di una bomba in via Rasella, il 23 marzo 1943, provocò la morte di 33 soldati nazisti. Il giorno dopo, 24 marzo, 335 uomini furono condotti nelle cave di tufo sull’Ardeatina e massacrati. Dopo la fine del conflitto, nel1946, fu indetto un concorso per la realizzazione di un mausoleo in ricordo della strage. Concluso il concorso l'incarico fu affidato congiuntamente ai due gruppi vincitori che realizzarono un progetto di inedita limpidezza iconografica ed iconologica. Ha scritto Aldo Aymonino, docente di composizione architettonica a Venezia: (il monumento) “affronta il tema del percorso come narrazione, intesa nel suo duplice aspetto emotivo e spirituale. Più che spettatori siamo, ancora oggi, testimoni di quella strage; il monumento è una sorta di mappa topografica del dolore e del ricordo.”