Una campagna fotografica realizzata a Mosca nel 1980 documenta dettagliatamente la “progettazione e costruzione della città ideale” ossia la realizzazione, nel periodo 1935-1954 dei nuovi quartieri della "Capitale del proletariato mondiale e dell'Impero del socialismo vittorioso". L'idea di Mosca "Capitale dell'Impero del socialismo vittorioso" si affermò contemporaneamente alla decisa centralizzazione del potere operata in Unione Sovietica dalla metà degli anni Trenta e si concretizzo nella trasformazione di Mosca in un monumentale progetto artistico. Il “piano generale per la ricostruzione di Mosca”, adottato nel 1935, prevedeva un aumento di oltre il 100% delle dimensioni della città e un incremento considerevole del numero dei suoi abitanti. Il piano si basava sull'idea di "correggere" il layout originale della città, trasformandolo in una struttura radiale/anulare ideale. La riprogettazione stalinista della città non negava la Mosca che esisteva effettivamente all'epoca, ma si concretizzava nella realizzazione di una serie di edifici e specifici progetti monumentali accomunati da un nuovo “grande stile”.