Il progetto fotografico per la realizzazione del volume su Palazzo Carignano a Torino è stato piuttosto complesso, per via della varietà di articolazioni, molto differenziate l’una dall’altra, che caratterizzano il palazzo. Il mio primo obbiettivo è stato raccontare il capolavoro dell’architettura barocca di Guarini, cercando di mostrare la razionalità delle scelte architettoniche. Mi è stata di fondamentale supporto, a questo scopo, l'allora direttrice, Laura Moro, che mi ha fatto capire non solo il monumento ma anche i meccanismi funzionali del palazzo. Altro importante obiettivo è stato documentare la storica aula del Parlamento subalpino, trasformata da grande sala da ballo in un emiciclo a gradoni. Infine Il Museo del Risorgimento dove ho cercato di rendere realistiche – o almeno di giocare sul sottile equivoco tra finzione e realtà – le diverse ricostruzioni di luoghi storici, dalla prigione di Silvio Pellico allo studio di Cavour.